MENTORELLA esordio MARIANO 29 Ottobre 1978

«Questo luogo mi ha aiutato molto a pregare», dice il Papa alle migliaia di persone incredibilmente stipate tra le balze dell`antico santuario. «La preghiera è il primo compito, il primo annuncio.
Il primo messaggio del Papa, la prima condizione del suo servizio nel mondo».
È lo stesso Giovanni Paolo II a spiegare ai presenti perché torna alla Mentorella, a pregare davanti alla Madonna delle Grazie, dove tante volte negli ultimi anni era venuto in pellegrinaggio. Anche una settimana prima di entrare in conclave, il 7 ottobre.

Tredici giorni dopo l”elezione eccolo di nuovo in questo luogo lontano da tutto, da tutti, ma vicino alla natura, dove l’uomo si apre a Dio, parla con Dio. Ci e tornato per ricordare al mondo, a tutti gli uomini, che la preghiera esprime il rapporto dell’uomo con il Dio vivente.
La preghiera è la prima manifestazione della libertà, della verità dell’uomo. La preghiera dà un senso alla vita in ogni momento,in ogni circostanza.
La preghiera, condizione necessaria per la vita soprannaturale, e l’unica forza che può salvare l’uomo e il mondo. Questo il messaggio che Giovanni Paolo II ha voluto lanciare dalla Mentorella all’umanità intera. La “Sua” risposta, la risposta della Chiesa ai bisogni profondi dell’uomo moderno, di cui, dice, si avverte un po’ dovunque un autentico “risveglio spirituale”. E la Chiesa prega, vuole pregare per essere accanto a ogni uomo. «Accanto all’uomo dappertutto», afferma con forza il Papa. Un messaggio, una prima risposta – una risposta umile, dice – agli enormi bisogni spirituali del mondo moderno che viene, non a caso, da un santuario mariano: Totus Tuus, scritto sullo stemma papale, non e solo un motto, ma esprime il programma della sua vita. Un amore per la Madonna maturato fin dall`infanzia all`ombra del monastero di Czestochowa; un amore che gli dà la profonda certezza che è per mezzo di Maria che si arriva a Cristo; Maria, maestra di preghiera.

 Estratto da <<La mia seconda Patria>> i 33 viaggi in Italia di Giovanni Paolo II, Roma, 1984